Cronaca di un recupero dati
14 Novembre 2007
Martedì 6 novembre: spedito l’hard-disk via corriere, destinazione Roma
Mercoledì 7 novembre – ore 15:45: avviso di ricevimento dell’hard-disk (via e-mail e SMS)
Venerdì 9 novembre
– ore 7.45: il laboratorio ha completato l’esecuzione dell’immagine binaria del disco
– ore 10.35: ricevo il preventivo per il recupero dei dati
– ore 12.00: effettuo il bonifico e confermo il preventivo
Lunedì 12 novembre – ore 15:20: il dvd contenente una copia dei dati è stato spedito tramite corriere SDA
Mercoledì 14 novembre – ore 11:30: il corriere consegna il pacco
La ditta che ha effettuato il recupero si chiama Riparafiles srl ed è stata consigliata da un amico. Per quanto mi riguarda l’esperienza è stata più che positiva: preventivo gratuito e in tempi rapidi, velocità e serietà nei contatti via e-mail, assolutamente nulla di negativo da segnalare.
Nota sul preventivo: ho ricevuto un elenco di tutti i file recuperabili e mi è stata offerta la possibilità di fare un recupero selettivo (fisso+costo al megabyte) oppure un recupero completo (con costo al megabyte inferiore). Nel mio caso ho preferito un recupero completo visto che i dati erano relativamente pochi e quasi tutti significativi: in ogni caso il costo è stato ampiamente inferiore al budget preventivato dal cliente 😉
A proposito di SDA: ma vi sembra normale far chiamare un numero a pagamento per scoprire che CAUSA F.M. significa “causa di forza maggiore”?
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14 Novembre 2007 alle 12:21
Sono contento che tu abbia recuperato tutto. 😀
15 Novembre 2007 alle 13:45
Che poi il costo non è neanche molto elevato, visto il valore che possono avere i propri dati (e principalmente non sto parlando di valore affettivo :p)
15 Novembre 2007 alle 16:02
Sai che capiti proprio a fagiolo…
Un “non-mi-viene-una-defizinione” ha reinstallato il S.O. nel computer di una amica della sorella di un mio collega dimenticandosi ( che sbadato ) di salvare i dati.
Ha segato cosi un libro di 300 pagine ancora in fase di scrittura (si lo so…. i backup questi sconosciuti)
Visto che tutta l’operazione dovrebbe essere sposorizzata (lo spero) da “non-mi-viene-una-defizinione” ho appena passato il link al collega, cosi ci leviamo la patata dalle mani e facciamo bella figura 😉 !!
Grazie della dritta! e alla fine ti faro’ sapere come è andata!!
15 Novembre 2007 alle 18:10
Fammi capire: ha formattato il disco? 😯
15 Novembre 2007 alle 18:22
bravo!, ma senza salvare i dati…
15 Novembre 2007 alle 19:32
Astuto! Di solito gli utonti tentano la reinstallazione sopra a quella esistente, non la formattazione…
14 Maggio 2008 alle 09:54
Se la macchina non e’ stata usata, per definizion e il S.O va a ricoprire la stessa area di disco ( sperando che abbia formattato prima ) e quindi con una operazione di undelete ben condotta, qualche speranza di salvare qualcosa rimane. Spero solo che non abbia installato softwares in piu’, o copiato dati che abbiano “ricoperto” le pagine precedentemente salvate. Per quanto riguarda i back up, ci sono anche soluzioni automatizzate, quando l’umano difetta…Buona Giornata e auguri..
10 Gennaio 2009 alle 17:12
A me i loschi figuri di Riparafiles hanno fatto vivere una esperienza ben meno piacevole e conto di scriverlo ovunque sia possibile.
Mando l’HD e mi dicono che costerà circa 600€ per il recupero. Poi mi richiamano e mi dicono che ci vuole un anticipo di circa 200€ per far avanzare il lavoro in camera bianca.
Convinto che questo porterà al recupero invio bonifico.
2 giorni dopo mi ricontattano via mail dicendo che il disco è irrimediabilmente graffiato e che non possono recuperare nulla.
Chiedo la restituzione dei 200€ e mi dicono che quelli erano i soldi che ho pagato per fare un tentativo di recupero disperato.
Ovviamente quando me li hanno chiesti, questo non era stato specificato e altrettanto ovviamente non ho rivisto un euro.
Scrivo di questo in una chat e scopro che non sono il primo a farsi fregare così.
Un tizio mi spiega che questi furbastri, quando gli arriva un disco che sanno di non poter recuperare, chiedono un anticipo. Così almeno incassano qualcosa da tutto ciò che gli entra.
La cosa veramente assurda, è che poi lo stesso disco l’ ho inviato ad un’altra società di recupero dati (#) che in 72 ore mi ha inviato i dati perfettamente recuperati.
Riparafiles = disonesti!
10 Gennaio 2009 alle 17:30
@franco
Ha senso scrivere commenti del genere senza metterci nome e cognome o manco uno straccio di indirizzo e-mail vero? E magari ti aspetti che lasci anche il link attivo?
Io non sono pagato per sponsorizzare Riparafiles, la ditta mi è stata consigliata da un amico (per esperienza diretta) e ho ricevuto un trattamento più che serio, al punto che l’ho consigliata in almeno 3 occasioni ad altre persone/clienti.
Se ti sei sentito “truffato”, potevi far valere le tue ragioni in altra sede. Peraltro, da quanto ricordo, tutte le comunicazioni avvengono via e-mail, quindi c’è poco da inventarsi, da una parte o dall’altra.
12 Gennaio 2009 alle 12:07
Per esperienza personale, dico anche che il preventivo dovrebbe essere – anche in queste occasioni “critiche” – di 100 € e non di 200.
Inoltre, nell’informativa ricevuta via email viene specificato anche a che cosa servano i soldi da anticipare per il recupero, e che tale cifra verrà poi scalata dal totale in caso di riuscita dell’operazione.
Giusto per completezza di informazione – nemmeno io percepisco compensi dalla ditta interessata, ma mi sono trovato bene.
23 Giugno 2009 alle 14:14
Per “Franco” del commento di gennaio.
Noi teniamo molto al feedback dei nostri clienti, ma da quello che Lei dice non crediamo che Lei sia un nostro cliente. Infatti noi non chiediamo MAI anticipi di cifre ingenti (come i 200€ citati) a fondo perduto. Pensiamo quindi che il commento sia, alternativamente, di qualcuno che ha usato altre aziende che usano questo sistema e si sia “confuso” o di qualcuno che voglia semplicemente danneggiarci.
Sfidiamo quindi PUBBLICAMENTE il signor “Franco” a citare il suo numero di lavorazione, così che noi si possa rispondere compiutamente alle sue accuse.
4 Gennaio 2010 alle 00:48
Per franco del commento di gennaio,
Le stesse cose posso dire io, varia solo l’importo, nel mio caso era di 100 euro
4 Gennaio 2010 alle 09:07
Per il Sig. Azzola: sia preciso e serio nel raccontare i fatti. Il suo tentativo risale al marzo 2006, nel frattempo le cose sono cambiate. Inoltre, lei ha versato 100€ ben sapendo che erano un acconto a fondo perduto per un tentativo di recupero, come da contratto che possiamo esibire. Le è stato chiesto dopo una diagnosi gratuita e non impegnativa. E’ stata quindi una sua scelta di proseguire la lavorazione, che essendo complessa e richiedendo almeno tre blocchi testine da sostituire, ha la richiesta di nostra parte di impegnare il cliente ad un piccolo versamento per confermare la sua voglia di recupero. Altrimenti sa quante volte dovremmo lavorare settimane impegnando laboratorio e ricambi per poi sentirci dire che il cliente non vuole più i dati? La caparra confirmatoria, quando è piccola (oggi sempre inferiore agli 80€) serve solo a questo e non costituisce certo guadagno per l’azienda. Quando dobbiamo affrontare una lavorazione lunga e complessa la richiediamo, come fa un meccanico o un idraulico.
La prassi indicata invece dal fantomatico Franco è invece una prassi truffaldina e poco chiara che noi NON usiamo e che qualcuno usa, abbiamo le prove e il sig. “Franco” e tutti i suoi eventuali cloni devono stare attenti a non incorrere in reati diffamatori.
Buon anno.
4 Gennaio 2010 alle 09:43
E dopo questo intervento, direi che è il caso di chiudere i commenti a questo post 🙂
Per quanto mi riguarda, vale il discorso già fatto qualche commento sopra